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Levanto
un'emozione per ogni stagione
Le spiagge incontaminate, i sentieri nel verde del Parco nazionale delle Cinque Terre, le acque cristalline e i ricchi fondali dell’Area marina protetta fanno di Levanto il luogo ideale per chi ama la natura e apprezza la cura dell’ospitalità e la tradizione eno-gastronomica di una comunità che si offre al visitatore con un volto diverso per ogni stagione.
Lerici
Centro storico già appartenente al Terziere di Mezzo, si trova su una collina a 133 metri s.l.m..
Un tempo era attraversato dalla mulattiera, tuttora esistente, che costituisce l’asse generatore dell’abitato a forma di borgo lineare. Tale via prosegue per Pastine Superiore ed oltre, fino a raggiungere la zona di Bardellone.
E’ citato per la prima volta nel 1222.
Gli abitanti di questa villa sono rimasti in numero pressoché invariato nei secoli, 50 nella prima metà del ‘500, 45 nel censimento del 1607 e 47 nel 1828.
L’insediamento è costituito da due gruppi di edifici saldati dalla piazzetta antistante la cappella di Sant’Antonio da Padova, posta in posizione pressochè baricentrica.
Tra gli edifici settecenteschi di maggior interesse se ne segnalano tre. Uno con il portale del prospetto principale costituito da stitpiti in grossi conci di pietra locale, un arco in mattoni a doppia ghiera e un piccolo acciottolato policromo a motivo ornamentale geometrico. Il secondo in muratura a vista con pietra da spacco a corsi sottili e bei cantonali. Il terzo, infine, di tipologia rurale come i precedenti, è il rudere di un mulino a girante, poco staccato dal nucleo, che sfruttava il corso d’acqua che scorre sotto l’abitato, il rio Lerici, opportunamente deviato.
Cappella di Sant’Antonio da Padova. Documentata dall’inizio del XVIII secolo, è preceduta da un minuscolo sagrato.
Ha caratteristiche tipologiche affini a molti altri edifici sacri della valle di Levanto, ma restauri e ristrutturazioni hanno modificato nel corso dei secoli le fabbriche originarie e pertanto è difficile definirne l’epoca della prima costruzione.
La facciata è relativamente recente, come il campanile cuspidato in mattoni. L’interno è caratterizzato da una volta a botte ribassata e dall’ampia nicchia sul fondo del presbiterio. Al centro di quest’ultimo, rialzato di un gradino rispetto al resto della chiesa, l’altare datato "1846-li-14-aprile".
Nella chiesa sono conservati tre dipinti, due su tavola di modeste dimensioni e qualità, la Madonna del Carmine e un Santo con Crocifisso, entrambe attribuite al XIX sec., ed uno su tela (XVIII sec.) in cui è raffigurata la Vergine col Bambino che appare a Sant’Antonio da Padova.