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Lavaggiorosso

Il nucleo, di forma poligonale, inserito nel XVIII secolo nel Terziere di Ponente, è posto su una dorsale piuttosto ripida a 275 metri s.l.m..
Anticamente era attraversato dalla mulattiera che collegava Levanto con San Pietro Vara e Varese Ligure. Mentre mancano notizie documentate su questa villa anteriori al XIII secolo, le ricerche archeologiche svolte consentono di affermare che in questo secolo esisteva già.
Nella planimetria di Matteo Vinzoni del 1722 la superficie edificata di questo centro storico, che ha risentito nel tempo dell’instabilità del terreno su cui sorge, aveva all’incirca le dimensioni odierne.
Lavaggiorosso ha mantenuto fino ad oggi praticamente intatta la sua tipica struttura, caratterizzata da costruzioni addossate l’una all’altra, separate da stretti vicoli o unite da ampi tratti voltati.
Le testimonianze murarie del passato sono molteplici. Tra esse si segnalano, un edificio dell’inizio del XVI secolo con portali del XIV, un arco di portale in pietra verde scura locale del XIV secolo con metà dello stipite sinistro in arenaria, un tratto di muratura in pietra calcarea del XV- XVI sec. con portale in arenaria del XIV, un altro portale del XIII-XIV sec. ubicato nel tratto iniziale del lungo passaggio voltato ed un portale con stipiti di riutilizzo in ardesia finemente decorati del XVI secolo.
La parrocchiale di San Sebastiano. L’esistenza di una chiesa a Lavaggiorosso si fa comunemente risalire al XIII secolo, anche se la prima notizia documentata sulla parrocchiale è del 1584.
Del sacro edificio medievale si è persa ogni traccia. Probabilmente a causa dell’aumento della popolazione verificatosi tra il XVI ed il XVII secolo, venne abbandonato e fu sostituito dal tempio giunto sino a noi, edificato agli inizi del ‘600 in posizione isolata a ponente dell’abitato.
Fu ampliato con l’aggiunta dell’abside e del campanile nella seconda metà del ‘700 (si noti la datazione 1774 all’esterno dell’abside), mentre le ridipinture dell’edificio sono ottocentesche. Nell’interno, tutto in stile barocco, vi sono l’altare maggiore e quattro altari laterali. Purtroppo lo stato di conservazione attuale non consente al visitatore di apprezzarne compiutamente i pregi. Oltre al crocifisso ligneo sull’altare maggiore, opera di scuola genovese del Settecento, si possono vedere dipinti su tela, probabilmente più interessanti per l’aspetto devozionale che per il loro valore artistico.



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