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Faraggiana

Anticamente inclusa nel “Terziere di ponente”, è posta sulla prima propaggine collinare sotto Tuvo.
In realtà non costituisce un nucleo ma un gruppo di case sparse, documentato dal 1389, quando Domenico di Faraggiana fa parte del Consiglio di Borgo e Valle.
Nella prima metà del ‘500 l’insediamento aveva circa 75 abitanti.
La cappella di Sant’Anna, la prima notizia della quale risale al 1651, sorge isolata nella parte alta di località ultedi. Preceduta da un piccolo sagrato, è affiancata da piante di lecci secolari. La chiesina, molto semplice ben tenuta, è formata da un’aula a sezione quadrata alla quale s’innesta il presbiterio. La copertura è costituita da una volta a botte impostata su un elegante cornicione sorretto negli angoli da sottili lesene. L’altare, in stucco baroccheggiante, è addossato alla parete di fondo, incavata da tre nicchie. Quella centrale contiene la statua lignea dipinta della Santa a cui è intitolata la cappella, probabilmente di scuola genovese del Settecento.
Sui due lati, altrettante tele di medesima epoca e scuola. In una vi è rappresentato un Santo francescano inginocchiato che prega davanti ad un ostensorio sorretto da due angeli, nell’altra un beato francescano orante rivolto verso il cielo. Sulla campana bronzea, che si trova provvisoriamente nell’interno del tempietto, vi sono rappresentati la Madonna con il Bambino ed altre due figure non identificate.
Seconda la tradizione orale, sulla collina sottostante la cappella di Sant’Anna si trovava il primitivo convento levantese dei francescani. Dopo la costruzione del complesso dell’Annunziata tale convento sarebbe stato ceduto ad un privato genovese, il quale lo trasformò in casa padronale di campagna.



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