Commercio, nel 2010 trend positivo

Nove nuovi negozi nel settore dell’abbigliamento, dell’arredamento, dell’oggettistica per la casa e dell’enogastronomia tipica, due nuove autorizzazioni per l’apertura di pubblici esercizi, due licenze per taxi, otto nuove strutture per l’accoglienza turistica tra alberghi, affittacamere e bed&breakfast. Sono i numeri che delineano la lenta ma costante crescita delle attività commerciali levantesi nel corso del 2010, anche nel pieno di una crisi economica che, dopo aver colpito il mondo finanziario, si sta ora ripercuotendo duramente sul mercato del lavoro e dell’imprenditoria.
Leggendo tra le righe dei dati forniti dall’ufficio commercio del Comune si scopre una realtà locale molto dinamica, fatta non solo di nuove imprese, ma anche di subentri, trasferimenti di sedi e processi di “ringiovanimento” col passaggio delle licenze dai genitori ai figli.
L’impressione generale è che, di fronte alle difficoltà oggettive nella ricerca di un posto fisso o di un impiego in ufficio, i giovani levantesi tentino la strada dell’impresa commerciale: una testimonianza del fatto che comunque il terreno dell’economia turistica da queste parti è ancora fertile e merita di essere ulteriormente coltivato.
“La nascita di punti di degustazione e vendita di prodotti tipici, così come l’apertura di nuove strutture per l’accoglienza, confermano che a Levanto esistono ancora le condizioni per continuare ad investire sul turismo e che gli imprenditori credono nell’ulteriore sviluppo di questo tipo di attività commerciali - dice l’assessore al Turismo e al commercio, Paolo Lizza – D’altra parte, anche le cifre relative ai flussi turistici, con un trend positivo che ha visto un aumento delle presenze del 15% negli ultimi quattro anni, conferma la capacità attrattiva del nostro territorio. Da parte nostra, non possiamo che proseguire nell’opera di miglioramento delle infrastrutture pubbliche, sia sul fronte a mare che nella vallata, al fine di mantenere e consolidare le condizioni indispensabili perché anche gli investimenti privati continuino ad avere un seguito”.