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Pastine

L’insediamento superiore, posto a 185 m s.l.m., è ubicato lungo la testa di un promontorio al centro del quale transita la mulattiera che dal fondo valle delle Ghiare sale verso la Foce di Bardellone. 
Il nucleo si è sviluppato compatto attorno a quest’antico percorso, secondo una serie di viuzze di mezzacosta che vanno ad intersecarsi con esso.
Gli edifici originari sono piuttosto rari, essendo stati nella maggior parte dei casi ristrutturati. 
Pastine Inferiore si trova a 140 m s.l.m., su un dosso ove transita un percorso di crinale che da Pastine Superiore scende alle Ghiare.
Il nucleo è edificato in modo assai compatto prevalentemente tra le due vie di mezza costa e quindi quote di diversa altezza, che nella parte superiore si congiungono con la principale. Gli interventi di ristrutturazione eseguiti nel corso degli ultimi decenni del secolo scorso hanno indubbiamente modificato l’aspetto di questo antico centro storico.
Il primo documento in cui è citata Pastinum è del 1222. La popolazione di Pasten era costituita nella prima metà del’500 da circa 120 abitanti, distribuiti in parti uguali tra il nucleo inferiore e quello superiore. Nel censimento del 1607, a Pastine risiedevano 152 abitanti, mentre nel 1828 le anime erano 147.
Nell’ariosa ed irregolare piazzetta antistante la cappella di S.M. Assunta convergono le strade del nucleo, generando, con le case circostanti, una piacevole scenografia ed un’ampia veduta panoramica.

Cappella di Santa Maria Assunta

E’ situata all’ingresso del nucleo, contigua all’archivolto che sottopassa la sacrestia. Era già officiata nel 1624 e fu visitata nel 1628 dal delegato episcopale.
E’ un tempesto molto semplice che si regge su alcune volte sotto le quali transitava l’antica mulattiera per Bardellone.
L’interno è a pianta rettangolare con l’abside concava, diviso dal presbiterio da due gradini lievemente spostati in avanti rispetto all’arco di trionfo. Si segnalano l’altare in stucco decorato con finti marmi, l’armadio settecentesco della sacrestia, una tela raffigurante la Madonna in trono con il Bambino tra i santi Sebastiano, Francesco e Rocco (cm. 130x100, fine XVI sec.) e, soprattutto, la bella statua lignea dipinta dell’Assunta, di scuola genovese del XVIII sec., che si trova entro una grande nicchia sopra l’altare maggiore.



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